LE SCALE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LESIONI DA DECUBITO
Redatto da: G.Nebbioso e F. Petrella
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Di frequente le condizioni socioeconomiche del paziente, l’ ambiente circostante, lo status sociale, influenzano in maniera direttamente proporzionale la comparsa di ulcere da decubito; peggiori sono le condizioni socioeconomiche più alto è il rischio di lesioni.
E’ d’obbligo, dunque, inquadrare l’ammalato nell’ambiente in cui vive, valutando il suo stato civile, se è coniugato, se vive da solo o con i propri familiari.
Vanno esaminati i rapporti interpersonali, identificando chi si occupa dello stato di salute del proprio congiunto ( Anamnesi sociale ).
L’anamnesi sanitaria parte dalla diagnosi del medico curante , considerando in successione l’anamnesi fisiologica con valutazione della diuresi, dell’ alvo, ed evidenziando fenomeni di incontinenza.
L’anamnesi patologica , indaga a tutto spiano, valutando apparato per apparato le patologie che si sono manifestate nel corso degli anni e che possono aver peggiorato le condizioni attuali del paziente.
L’esame obiettivo valuta , in prima istanza, il sensorio e il decubito del paziente.
Peso, pressione arteriosa e frequenza vanno subito registrate.
Si procede all’esame dei singoli apparati, segnalando le patologie degne di nota.
Test di laboratorio, esami ematologici ed ematochimici completano l’ esame dell’ammalato.
Per identificare e quantificare i diversi fattori che sono causa di piaghe da decubito, sono state create delle scale di valutazione che, analizzando parametri quali mobilità, attività, stato nutrizionale, stato mentale, incontinenza, condizioni generali del paziente, uso di farmaci, peso ed età, permettono una standardizzazione del rischio.
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