l bendaggio elastocompressivo rappresenta il gold standard per la terapia delle ulcere venose degli arti inferiori. È pur vero, d’altronde, che l’essudato che si raccoglie al di sotto del bendaggio elastocompressivo interferisce con il processo di riparazione tessutale causando: macerazione perilesionale, dolore e bruciore, aumento del turnover delle medicazioni, maggiori possibilità di contaminazione batterica di grado elevato, ritardo di guarigione ed aumento dei costi sanitari. L’applicazione di schiume di poliuretano al di sotto del bendaggio elastocompressivo, grazie alle capacità di assorbire e trattenere l’essudato, permette di ovviare a gran parte degli inconvenienti suddetti. In particolare si assiste ad un raddoppio degli intervalli di medicazione e di bendaggio con una netta riduzione dei costi, intesi sia come uso di materiali che come impegno orario del personale sanitario. In alcuni casi peraltro alcune schiume provocano la disidratazione della lesione e la compressione dei margini perilesionali con effetto a stampo e conseguente rallentamento o blocco del processo di riparazione tessutale. Un nuovo tipo di schiuma di poliuretano (New Allevyn) grazie alle sue caratteristiche strutturali e morfologiche sembrerebbe ovviare a tali inconvenienti. In questo studio, svolto su un gruppo di pazienti con ulcere venose, New Allevyn ha confermato una buona capacità di gestire l’essudato e ha contemporaneamente garantito un corretto ambiente umido del fondo lesionale, riducendo in maniera evidente gli effetti compressivi a stampo perilesionali.