Lesioni trofiche degli arti inferiori: multicentrica sull’utilizzo delle medicazioni avanzate.
G. NEBBIOSO1. F. PETRELLA, , M. PLACINO1
(1)ASL Napoli 1; ASL Napoli 5,
SIAPV – XXIV Congresso Nazionale – Roma 2002
Introduzione
E opinione generale che il trattamento elettivo delle lesioni trofiche a genesi venosa sia rappresentato dal bendaggio elasto-compressivo, sia questo fisso mobile, a singolo strato o multistrato.
L’essudato che si raccoglie al di sotto del bendaggio interferisce con i meccanismi di guarigione, causando: un aumento del turnover delle medicazioni, rischio di contaminazione microbica di grado elevato, discomfort del paziente causa di deficit relazionale e peggioramento della qualità di vita.
Per valutare la possibilità di ovviare a questi inconvenienti abbiamo preso in esame l’utilizzo di medicazioni a base di poliuterano in questi pazienti
Materiali e metodi
Sono stati presi in esame 140 pazienti (ottobre 2001 – Agosto 2002 ) con lesioni ulcerative degli arti inferiori. Ogni paziente è stato sottoposto a: visita vascolare, determinazione dell’indice di Winsor, eco-color-Doppler, indagini di laboratorio quali QPE, glicemia, azotemia, creatininemia, emocromo, test per connettivopatie, tampone con anti-biogramma.
Criteri di esclusione sono stati: indice di Wlnsor < 0.8, albuminemia <4, diabete mellito, emoglobinemia < 10, connettivopatie ed I.R.C., contaminazione batterica di grado elevato. Selezionati i pazienti in due gruppi, il primo è stato trattato con bendaggio elasto-compressivo più schiuma di poliuretano ( Biatain ), mentre il secondo solo col bendaggio elastocompressivo.
Prima del bendaggio la lesione è stata detersa con soluzione fisiologica. La cute perilesionale protetta con crema all’ossido di zinco. Per il bendaggio dell’arto è stato usato un bendaggio a doppio strato: ossido di zinco + benda adesiva elastica a corto allungamento o, in alternativa, un monostrato costituito da una benda non adesiva a corto allungamento.
Le ulcere sono state suddivise secondo un criterio temporale ( < 3 mesi, > 3 mesi), recidiva (1 o più volte) ed un criterio morfologico (< 3cm,> 3cm, singola, multipla).
L’intervallo di medicazione variava a seconda della quantità dell’essudato e la lesione valutata tramite controllo fotografico ogni 4 settimane.
Risultati
Dei 140 pazienti esaminati 105 erano femmine (75%) e 35 maschi (25%). L’età media è stata di 68 anni, con un ran-ge compreso tra i 44 e gli 86 anni.
L’arto inferiore dx era interessato in 38 casi (28 superfìcie mediale e 10 laterale), quelo sx in 81 casi (6l superfìcie mediale e 20 laterale). Lesioni bilaterali erano presenti in 21 pazienti.
Le dimensioni erano inferiori ai 3 cm in 42 pazienti (30%), superiore ai 3 cm nei restanti 98.
Nel gruppo Bendaggio + Biatain, in 52 pazienti è stato eseguito un bendaggio a doppio strato, mentre in 18 è stato fatto un bendaggio monostrato. II tempo di sostituzione dei bendaggi erano compresi tra i quattro e i 12 giorni ed in particolare:
- nelle ulcere < 3 cm l’intervallo era compreso tra i 7 ed i 12 giorni;
- nelle ulcere >3 cm l’intervallo era compreso tra i 2 ed i 12 giorni.
Da notare che una sola ulcera. ( circa 10 cm) ha richiesto una sostituzione del ben daggio ogni due giorni. Il numero dei pazienti giunti al termine dello studio è stato di 65. La percentuale di guarigione è stata del:
- 100% (21 pt/ 21 pt) nelle ulcere < ai 3 cm;
- 93,2% (41 pt/ 44 pt) in quelle > di 3 cm.
I tempi di guarigione sono stati tra - 2 e 4 settimane per le lesioni al di sotto dei 3 cm;
- 4 e 12 settimane per lesioni al di sopra dei 3 cm.
Nel secondo gruppo di studio trattato col solo bendaggio, in 48 pazienti è stato eseguito un bendaggio a doppio strato,mentre in 22 è stato fatto un bendaggio monostrato
II tempo di sostituzione dei bendaggi erano compresi tra i quattro e i 12 giorni ed in . particolare:
- nelle ulcere < 3 cm l’intervallo era compreso tra i 4 ed i 7 giorni;
- nelle ulcere >3 cm l’intervallo era compreso tra i 2 ed i 7 giorni.
Il numero dei pazienti giunti al termine dello studio è stato di 63.
La percentuale di guarigione è stata del:
- 90,4% (19 pt/ 21 pt) nelle ulcere < ai 3 cm;
- 83,3% ( 35 pt/ 42 pt) in quelle > ai 3 cm. I tempi di guarigione sono stati tra
- 2 e 6 settimane per le lesioni al di sotto dei 3 cm;
- 4 e 20 settimane per lesioni al di sopre dei 3 cm.
I pazienti che hanno disatteso i vari controlli, uscendo dallo studio, sono stati 12
(7 del gruppo solo bendaggio, 5 del gruppo bendaggio+Biatain) .
Conclusioni
Nel gruppo trattato con bendaggio elastocompressivo + schiuma di poliuretano i tempi di guarigione sono risultati ridotti rispetto al gruppo trattato col solo bendaggio. Molto probabilmente questo risultato è dovuto al mantenimento di un ambiente umido sulla superficie della lesione grazie alle capacità di adsorbimento delle secrezioni in eccesso e all’induzione di una più rapida migrazione cellulare.
Dall’analisi dei risultati emergono, inoltre, altri importanti vantaggi:
- un raddoppiamento dei tempi di medica-zione in quei pazienti che per quantità di essudato richiedevano un bendaggio ogni due – quattro giorni ed un allungamento dei tempi in tutti gli altri casi;
- il rispetto della della cute perilesionale in tutti i pazienti del gruppo medicato con il Biatain;
- riduzione dei costi, intesa sia come spesa per il materiale sanitario, sia come impegno di ore del personale sanitario e parasanita-rio, il tutto correlato alle caratteristiche adsorbenti del Biatain sotto compressione con conseguente riduzione del turnover delle medicazioni rispetto al gruppo trattato solo col bendaggio nel quale si sono rese necessario due o più cambi settimanali;
- un miglioramento del comfort del paziente e della sua qualità di vita.