Posizione sulla terpia compressiva

EWMA Pisa 2003
Kathryn Vowden ,William Marston Nurse Consultant (Acute and Chronic Wounds) Associate Professor Bradford Royal Infirmary, UK Vascylar Surgery
University of North Carolina Chapel Hill, NC, USA

L’International Advisory Board ha fornito linee guida per il trattamento dei pazienti con ulcere agli arti inferiori ed ha sottolineato il ruolo della compressione come sostegno principale al trattamento. Il gruppo ha evidenziato la necessità di buone e ripetute vantazioni cliniche per una terapia efficace e sicura ed ha definito un criterio logico con cui i centri medici dovrebbero gestire tali cure. La EWMA position paper approfondisce questo concetto ed esamina il razionale dell’applicazione di particolari livelli e tipi di compressione.

Nel documento la valutazione clinica è direttamente collegata alla scelta del trattamento. Devono essere indagate la mobilità, la contemporanea presenza e la gravita di insufficienza arteriosa, la forma dell’arto, le condizioni della cute incluse sensibilità ed allergie, e la presenza di neuropatie, poiché da esse dipende la sicura applicazione di un’efficace compressione.

Deve inoltre esser tenuto conto dello stato cardiovascolare poiché l’introduzione della terapia compressiva può danneggiarlo. Una valida valutazione clinica dovrebbe indagare questi fattori e ridurre i rischi associati alla terapia compressiva. La valutazione dovrebbe anche identificare quei pazienti con ulcere di altra eziologia o eziologia mista poiché questi richiedono ulteriori cure e accertamenti specialistici.

Nel documento si descrive il sistema di compressione ideale ed i maggiori sistemi di compressione impiegati attualmente che includono i seguenti:

  • Bendaggio elastico ad alta compressione
  • Bendaggio anelastico ad alta compressione
  • Bendaggio multi-strato
  • Compressione dinamica

Vengono riesaminati gli studi a supporto del bendaggio multi-strato e degli altri sistemi di compressione. Sebbene ci siano pochi studi randomizzzati correttamente verificati che valutano i metodi di compressione Cullum ha concluso in un’estesa ricerca in letteratura che la terapia compressiva è più efficace della terapia non compressiva per la guarigione delle ulcere. Inoltre il bendaggio ad alta compressione è risultato più efficace di quello a bassa compressione ed il sistema multi-strato più valido rispetto al mono-strato.

I trattamenti consigliati si basano sulla letteratura disponibile e sulla mobilità dei pazienti. Considerati i meccanismi di azione dei sistemi di bendaggio anelastico, questi sono risultati più efficaci nei pazienti mobili ed attivi ma meno in quelli immobili. Quindi l’International Advisor Board ha indicato come possibile scelta entrambi i bendaggi multi-strato elastico e anelastico per i pazienti mobili, in base alle preferenze dei pazienti, ma la compressione elastica multi-strato resta il trattamento di scelta per i pazienti immobili.

Il trattamento dell’essudato e del dolore sono riconosciuti come elementi importanti nella cura delle ulcere degli arti inferiori. La scelta del bendaggio può giocare un ruolo fondamentale in questo ed anche se un semplice bendaggio è di solito sufficiente in qualche paziente possono essere richiesti bendaggi più assorbenti.

Le indicazioni per i pazienti con insufficienza arteriosa sono stati divise in base alla sua gravita. Per i pazienti con moderata insufficienza arteriosa (ABPI 0,5-0,8) possono essere ottenuti risultati accettabili con una ridotta compressione di 15-25 mm Hg. Tuttavia i pazienti dovrebbero essere trattati in collaborazione con specialisti vascolari. Verranno esaminati i metodi di applicazione di questo livello di compressione. Per i pazienti con più gravi insufficienze arteriose (ABPI < 0,5) non è consigliata la terapia compressiva.

Non sarà discussa dettagliatamente la valutazione dei pazienti che guariscono tardivamente ed i trattamenti aggiuntivi, ma questi possono includere:

  • Oxpentifylline
  • Sostituti cutanei
  • La chirurgia venosa
  • Debridement esteso
  • Altro

Infine non può essere dimenticato l’uso della compressione nella prevenzione delle ricadute, dato che hricidenza di tali recidive è risultata del 32-51% in tre anni, con molti pazienti che hanno presentato ripetuti episodi. Grazie all’uso di calze elastiche si è ottenuta una riduzione significativa di tali recidive. Numerosi studi hanno suggerito il beneficio della chirurgia venosa nel ridurre l’incidenza delle recidive delle ulcere.
Questa presentazione userà questa struttura per spiegare il razionale dell’attuale terapia compressiva.

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