L’incremento dell’età media ha indotto un aumento delle patologie tipiche della senilità, causa, spesso, di lunghi periodi di immobilità e di allettamento. Infatti l’80% della totalità dei soggetti con deficit funzionali, e non autosufficienti, è rappresentata dagli anziani. La mancanza di autosufficienza è legata agli stati di comorbilità tipici del paziente anziano, aggravati da fattori socioeconomici, quali la povertà, l’isolamento, il cambiamento del ruolo sociale al termine dell’attività lavorativa.
Malattie neurologiche, psichiatriche, del midollo spinale, osteoarticolari (fratture, osteoartrosi, osteoporosi), obesità, broncopneumopatie, cardiopatie, obbligando il pazienti a decubiti prolungati, spesso in posizione obbligata, favoriscono l’insorgenza di lesioni da compressione in sedi particolari e predisposte, ulteriormente favorite da patologie quali diabete e ipertensione, causa di alterazioni del microcircolo.
Uno studio effettuato nel 1984 su una popolazione ospedalizzata di 12.048 pazienti evidenziava un’incidenza di lesioni da decubito dell’8.6%; mentre la valutazione fatta nei singoli reparti metteva in mostra come nei servizi di rianimazione (26.6%), di neurochirurgia (13%) e di geriatria (11.2%) l’incidenza fosse più alta.
Quasi il 50% delle lesioni insorgono entro i primi 7 giorni di ricovero. Una multicentrica del 1993, su 4568 pazienti, segnalava un’incidenza del 3.8%.
Un‘ulteriore studio del 1994 (AISLEC – 1995) evidenziava una percentuale del 13.2 % di lesioni limitatamente a 2144 ricoverati. Meehan nel 1994 mostrava che negli U.S.A. l’incidenza di lesioni era dell’11.1% limitatamente al 1993.
Nel 1994 i pazienti ospedalizzati per piaghe da decubito risultavano pari a 730000 unità con dei costi terapeutici di circa 5000 miliardi di vecchie lire.
Nel 1999 una valutazione effettuata su 10000 pazienti ricoverati presso strutture ospedaliere, residenze sanitarie e a domicilio, nella regione Friuli – Venezia Giulia, evidenziava come l’incidenza di LD fosse dell’ 8% negli ospedale, del 10% nelle residenze e del 21% a domicilio (Ministro della Sanità: Agenzia Regionale Sanità – 1999).
Una lesione da decubito che necessiti di assistenza infermieristica domiciliare di un’ora al giorno per alcuni mesi costerebbe al S.S.N. circa 10 milioni comprensivi del materiale per medicazione. In queste cifre non sono ovviamente calcolati i costi sostenuti dai familiari del paziente nella gestione domiciliare della patologia.